Mariacristina Minardo, Pietro Armenia, Daniela Spadaro, Modica al Centro.
Michelangelo Aurnia, Margherita Cascino, Cristina Cecere, Neva Guccione, Prendiamoci Cura di Modica.
Giorgio Civello, Democrazia Cristiana.
Non è la formazione di una qualsiasi compagine sportiva. Semplicemente è il registro degli assenti, ieri sera, alla seduta di approvazione, in Consiglio Comunale a Modica, dei Bilanci Consolidati 2021-2022.
Una seduta decisiva, che ha registrato ben otto assenze sul fronte della maggioranza, certificando una spaccatura che, seppur intuita, non era attesa, almeno, nelle proporzioni.
Al netto di impegni personali, problematiche varie, l’assenza di tre dei quattro consiglieri di Modica al Centro, con il voto contrario dell’unico presente, Fabio Borrometi, di cui parleremo tra poco, con l’assenza, pesante, del Presidente del Consiglio Comunale, Minardo, con relativa seduta cruciale presieduta dal vice, Giovanni Alecci, Democrazia Cristiana, rappresentano il dato politico della serata, quella di ieri, conclusa, ma a questo punto è davvero un dettaglio, con l’approvazione di entrambi gli atti.
Secondo dato politico, e fotografia di una serata, come direbbero i commentatori politici più esperti, e di una seduta, praticamente, balcanizzata.
L’assenza dei Revisori dei Conti. Avvenuta, secondo quanto riporta in una nota il consigliere comunale del Pd, Giovanni Spadaro, “causa impossibilità di conferire con loro in videoconferenza perché l’Ente non ha i mezzi tecnici per poterlo fare!!! Eppure da 1 anno – sottolinea Spadaro – si chiede di avere lo streaming e un addetto stampa in consiglio (e inoltre, ricordiamo, che è stato dato l’incarico ad una società, per un corrispettivo di 90 mila Euro, che si era impegnata ad attivare lo streaming entro il passato mese di settembre)”.
Revisori che, peraltro, avevano dato parere negativo al Consolidato 2021 e non si erano espressi per il 2022, limitandosi ad una relazione.
Fin qui, i primi, solo i primi, dati politici.
La cronaca vede la maggioranza presente, 12 consiglieri e non 13 perchè Borrometi voterà contro, decidere, dopo una prima convocazione saltata per il numero legale, di andare avanti.
Senza revisori e con una relazione da parte dell’assessore al bilancio, che riceve gli strali dell’opposizione: “risposte lacunose e che non convincono, è il commento della minoranza”.
Da lì, il voto: 12 favorevoli e 4 contrari, su 16 presenti. Come detto, alla minoranza si è unito il voto contrario di Borrometi, certificando il mancato sostegno, sugli atti, di Modica al Centro, tra assenti e voti contrari.
Tutto a posto? Per nulla. Vista la spaccatura evidente, è probabile che la maggioranza che ha votato gli atti, chiederà conto di queste defezioni e al netto, ripetiamo, di impegni personali, farà sentire la propria voce, acuendo una crisi che, dalla scorsa primavera, è rimasta sotto la sabbia estiva fin troppo a lungo e che, nel momento delle decisioni cruciali, riappare, facendo scendere il sostegno all’attuale Giunta, da 21 consiglieri iniziali a 12, praticamente un pareggio.
E, viste le nuove, importanti scelte, politiche e finanziarie, che Palazzo San Domenico sarà chiamato ad esitare, vedi Relazione della Corte dei Conti in primis, non sarà una passeggiata.
La vittoria di ieri sera della maggioranza, con tutte le fatiche connesse, come una vittoria di Pirro? Possibile. Si annunciano tempi duri in Comune.
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