L’assessore allo sviluppo economico Giorgio Massari segue attentamente l’evoluzione dell’emergenza che si sta verificando negli allevamenti del ragusano a seguito del diffondersi della malattia infettiva virale denominata “blue Tongue”.
Dal luglio 2024 il territorio nazionale, inclusa la regione Sicilia (province di Catania, Messina, Siracusa, Ragusa, Enna, Trapani e Palermo), è stato interessato da un’epidemia di Blue Tongue legata prevalentemente ad un nuovo sierotipo (BTV Sierotipo 8) particolarmente virulento. Dal 1° luglio 2024 ad oggi si contano 6005 focolai nazionali (tutti i sierotipi coinvolti) e 112 focolai regionali (prevalenza sierotipo 8), con numeri crescenti e verosimilmente sottostimati.
La malattia è caratterizzata da elevata morbilità è mortalità (25 %) nella specie ovina. Gli animali colpiti manifestano febbre, sintomatologia respiratoria acuta/iperacuta, zoppìe, non escludendosi la possibilità di aborti. Nella specie bovina si evidenzia, per la prima volta, elevata morbilità con sintomatologia analoga a quella descritta per la specie ovina. Ai sintomi indicati si associano consistenti cali produttivi sia in termini di diminuzione degli incrementi ponderali sia in termini di cali della produzione lattea, oltre agli adempimenti e costi da sostenere per lo smaltimento degli animali deceduti.
Lo strumento di lotta privilegiato è la vaccinazione, da programmare ed effettuare. Il costo della vaccinazione è, al momento e salvo auspicabili interventi istituzionali, a carico del singolo operatore.
Non sono previsti indennizzi per gli animali deceduti o abbattuti, non rientrando la Blue Tongue tra le malattie per le quali è applicabile la Legge 218/88 (Piani di Eradicazione e Sorveglianza Tubercolosi e Brucellosi, Piani nazionali di controllo Salmonellosi, Piani di Sorveglianza Encefalopatie Spongiformi). Per tale ragione eventuali provvedimenti amministrativi (ristori, interventi mirati, forme di contribuzione) sono a carico delle Autorità locali sulla base di Piani Regionali.
Per tutte le ragioni sopraelencate, l’assessore Massari intende avviare una serie di consultazioni con gli allevatori e con le organizzazioni di riferimento, con l’ordine dei medici veterinari e con l’istituto zooprofilattico di Ragusa, al fine di definire un pacchetto organico di richieste da indirizzare all’assessorato regionale all’Agricoltura, per richiedere adeguati sostegni da mettere in campo per coprire i danni che subisce il settore zootecnico ragusano in ordine allo smaltimento delle carcasse degli animali deceduti.
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