Rappresentanti e agenti di compagnie di crociera nazionali e internazionali hanno visitato la scorsa settimana il castello di Donnafugata.
A darne notizia è l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Ragusa, Giorgio Massari, che ha accompagnato la nutrita schiera di visitatori, accolti da tutti gli operatori economici presenti nell’area del castello, che hanno allestito degli assaggi dei piatti tradizionali tipici della nostra terra.
Punto cruciale dell’incontro e stata la possibilità di inserire anche il Castello di Donnafugata all’interno dei prestigiosi e numerosi tour per visitare le zone degli iblei.
I manager delle prestigiose compagnie di crociera nazionali e internazionali come la Medov la Trumpy e la Cemar assieme ai rappresentanti di agenzia come l’Oriente Express o il Club Med si sono mostrati entusiasti alla possibilità di poter proporre ai loro clienti, che si attestano a circa 1500 turisti per ogni nave da crociera, la possibilità di poter visitare il Castello di Donnafugata al quale si potrebbe dedicare anche una intera giornata.
È innegabile il fatto che la presenza di crocieristi che andrebbero, periodicamente, alla scoperta del nostro territorio, possa portare un valore aggiunto al modello di rilancio pensato per la provincia iblea e, di conseguenza, anche per i territori limitrofi. Senza contare, poi, l’innumerevole mole di persone che andrebbero a lavorare in questo settore.
“Le crociere – dichiara l’assessore allo Sviluppo Economico, Giorgio Massari – hanno, tra gli altri, due importanti vantaggi: permettono una programmazione anticipata dei flussi e favoriscono la destagionalizzazione, rendendo così le presenze più omogenee e più stabili nel corso dell’intero anno, con evidenti benefici, economici e organizzativi. Non è un caso che, ormai da oltre 15 anni, le crociere nel Mediterraneo siano diventate ‘normali’ anche d’inverno, con decine di migliaia di turisti che visitano le città. Si tratta quindi di una grossa opportunità per il nostro territorio sulla quale investire risorse e impegno, dato il forte impatto in termini occupazionali ed economici che si andrebbero ad innescare attraverso la realizzazione di questo importante progetto”.
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