“Dal 19 Settembre il reparto di Pediatria del Giovanni Paolo II non avrà assistenza medica notturna, ma sarà garantita solo la reperibilità”.
Questo il post, lapidario, del Comitato delle mamme che, già nel 2023, aveva condotto una battaglia per la riapertura del reparto nel nosocomio di Ragusa, poi conclusa con successo.
Un tema che solleva una serie di ovvie criticità, ribadite dal Comitato sui social.
“I casi gravi – spiegano – saranno dirottati direttamente su Vittoria o Modica. Se un bambino ha bisogno di aiuto di notte, l’iter sarà questo: si arriva al PS di Ragusa, gli operatori chiamano il pediatra reperibile, arriva il medico, visita il bambino e, se è necessario un ricovero, lo dirotta su altri reparti di Pediatria. E’ chiaro – conclude il Comitato – che così facendo si svuoterà il reparto, con inevitabile chiusura”.
L’Asp, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, ha risposto, sottolineando che la decisione è causata “dalla carenza di personale medico, ma trattasi di soluzione temporanea. E comunque l’assistenza è garantita dalle 8 alle 20 e, in pronta disponibilità, dalle 20 alle 8. Le eventuali emergenze saranno prese in carico dal Pronto Soccorso, e i reparti di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale garantiscono il regolare funzionamento del Punto Nascita di secondo livello”.
Parole che non convincono le mamme e i papà del Comitato, i quali a proposito della carenza di personale, sarcasticamente chiedono: “organizzarsi prima no?”, e infine, smontando le risposte dell’Azienda Sanitaria Provinciale su riorganizzazione risorse (“siamo tutti desiderosi di scoprire”, sottolineano), Terapia Intensiva Neonatale e Neonatologia (“chi ha mai messo in dubbio il funzionamento di questi reparti?”), e soprattutto presa in carico del Pronto Soccorso (”come se non ci fosse già abbastanza affluenza”), torna all’attacco. “C’è in gioco un bene prezioso. La salute dei nostri bambini”.
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