Il consigliere comunale del Pd di Modica, Giovanni Spadaro, torna su un tema molto sensibile e sentito dell’attività di controllo e sollecitazione che, da membro dell’opposizione, svolge in consiglio. Con qualche novità interessante.
“Dopo decine di interrogazioni rivolte all’amministrazione comunale – spiega – e che non hanno avuto risposta, ho denunciato il tutto ai competenti organi della Regione Siciliana.
Adesso con nota del 13 maggio u.s. l’Assessorato delle autonomie locali chiede entro 15 giorni al sindaco di Modica, al segretario generale e al presidente del Consiglio Comunale una relazione scritta – prosegue l’esponente dem – con la quale si dovranno evidenziare le ragioni che non hanno consentito il riscontro alle attività ispettive effettuate dal sottoscritto.
Forse con questo autorevole impulso dalle parti di Palazzo S. Domenico si comprenderà che il mandato ricevuto dai cittadini non è fine a sé stesso e impone l’obbligo di essere trasparenti nel proprio operato e di dare le opportune spiegazioni e chiarimenti alla cittadinanza e ai suoi rappresentanti.
Attendo quindi di conoscere quali ragioni hanno impedito al sindaco – conclude Spadaro – e ai suoi assessori di dare risposte alle mie interrogazioni che portavano alla loro attenzione problematiche sentite dai cittadini.
Solo un dubbio: produrranno la chiesta relazione o, continuando a ritenersi al di sopra delle chiare norme del confronto democratico, faranno anche questa volta orecchie da mercante?”.
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