“L’ ascensore ancora bloccato: l’amara realtà”. Il segretario della Camera del Lavoro di Modica, Salvatore Terranova, torna sul caso del condominio di Treppiedi Nord.
“Non si riteneva opportuno ritornare su un fatto che più volte è stato richiamato all’attenzione. Ma considerato come stanno andando le cose, sembra doveroso spendere due brevissime parole.
Ci si riferisce al mancato ripristino del secondo ascensore del condominio di edilizia popolare sito nel lotto 46 di Treppiedi Nord. Circa un mese addietro, dopo uno scambio al vetriolo, sul ricordato mancato intervento, tra la Camera del Lavoro e il Commissario dello Iacp di Ragusa, quest’ultimo ha reso pubblico che l’Istituto aveva adottato la determina con cui affidava al tecnico ascensorista l’incarico per effettuare la manutenzione straordinaria del secondo ascensore, che da più di due anni è fermo ai blocchi, per la semplice ragione che lo Iacp ha ritenuto necessario non ripristinarlo.
La parte più interessante – prosegue Terranova – e indicativa di tutta la storia è che ancora, dopo un mese, non c’è neanche l’ombra dell’inizio dei lavori. Per cui se l’ascensore è ancora lì, chiuso e non ancora fruibile viene spontaneo porsi delle domande.
Se lo Iacp ha adottato gli atti di affido dell’incarico per sistemare la macchina e ancora non vengono iniziati i lavori, una ragione ci sarà. Ci sarà una spiegazione a questo controverso fatto. Non sarà che il tecnico, pur avendo ricevuto l’incarico, non da inizio alla manutenzione straordinaria dell’ascensore perché non ha ricevuto (possibilmente) la liquidazione di altri precedenti lavori fatti per conto dell’istituto?
Non se ne è sicuri, ma sembra plausibile che la motivazione più verosimile alla base della totale inadempienza dell’Istituto sia questa. È altamente probabile che l’Istituto non abbia pagato ancora i lavori di precedenti incarichi, per cui il tecnico non ha alcuna motivazione ad iniziare il nuovo lavoro affidatogli. Allora, sembra d’obbligo esprimere ancora un’ultima considerazione: non sarebbe più corretto e rispettoso nei confronti dei cittadini – attacca il segretario della Camera del Lavoro – dare l’informazione solo quando è sicuro che quanto promesso ha la possibilità di essere realizzato?”.
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