“La corsa dell’inflazione, ancorché rallentata in queste ultime settimane, ha determinato uno sconquasso, nelle categorie più deboli, soprattutto nelle famiglie monoreddito. Il caro carrello è diventato un problema molto serio per alcune fasce di persone di cui riteniamo che, personalmente, il sistema sociale del nostro territorio debba farsi carico. E, in questo senso, il sindacato non può rimanere a guardare, dopo avere intercettato in maniera pressante le esigenze di alcuni tra questi lavoratori”.
Lo dice la segretaria dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, a proposito delle problematiche che continuano a insistere nell’area iblea proprio alla luce delle condizioni economiche che, nel giro di due anni, a fronte dei salari rimasti praticamente immutati, sono profondamente cambiate, ingenerando pesanti situazioni di scompenso.
“Il carrello della spesa e dei beni primari resta ancora molto alto per le famiglie, per lavoratori e pensionati – sottolinea ancora Carasi – così come la crescita del nostro territorio risulta essere molto debole e piena di incognite. La Cisl non ha dubbi. Occorre favorire lo sviluppo, sostenere in modo condiviso il cammino delle riforme e, soprattutto, mettere in campo maggiori investimenti pubblici e privati, migliorare la produttività, sostenere la partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili dell’impresa. Lo andiamo predicando da tempo.
E’ indispensabile un nuovo patto sociale per la qualità e stabilità del lavoro, per aumentare salari e pensioni attraverso il taglio corposo delle tasse, per rinnovare subito tutti i contratti. I dati sull’aumento impercettibile della occupazione in questo ultimo anno nella provincia di Ragusa sono certamente un segnale positivo ma vanno migliorati per giovani e donne sperando che possano esserci potenti investimenti su politiche attive, formazione e nuove competenze”.
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