Avete presente il detto Fare come a Santa Chiara? Dove prima ci furono razzie all’interno della Basilica e dopo furono installate porte in ferro al posto di quelle, certamente più deboli, in legno?
Sembra che, dalle parti dell’Amministrazione Comunale di Modica il detto aderisca alla perfezione al caso Antenne di Telefonia Mobile, da installare in città.
Prima il caso di via Peppino Impastato, con conseguente ordinanza temporanea di sospensione. Ovviamente, dopo.
Poi, l’incontro con la ditta che sta installando le antenne, replicato più volte, ma senza un finale chiaro.
Poi, il caso Polocommerciale, quello Caitina e, infine, quello in contrada Quartarella.
Nel frattempo, la mozione approvata in consiglio comunale per provare a frenare l’installazione di tutte le antenne previste in città, 14, a quanto pare, comprese quelle già in corso d’opera.
Tra cui, almeno a quanto si legge nelle cronache locali, una perfino nella zona del Vincenzo Barone. Per tacere degli altri siti di cui si discute.
Redazione di un piano con aree adeguate, sospensione reiterata dei lavori già avviati, individuazione di un esperto per la scelta delle aree, i punti centrali su cui vorrebbe concentrarsi l’attività del Comune prossima ventura, come da mozione approvata.
Tutto, ovviamente, dopo. E l’altro noto proverbio, meglio tardi che mai, in questo caso, funziona poco. Anche perchè le installazioni già realizzate, lì sono, e, al momento, in assenza di alternative, nemmeno si spostano. Forse, sarebbe stato più utile un altro detto, questa volta cinese. “Un artigiano che vuole fare bene il suo lavoro deve prima affilare i suoi strumenti”. In questo caso, prima. E non dopo.
2,976 visualizzazioni totali, 6 visualizzazioni oggi