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Scavi archeologici di Ragusa Ibla nel degrado, petizione online di Italia Viva

Il coordinamento cittadino di Italia Viva Ragusa annuncia l’avvio di una petizione online, su change.org (ulteriori info sulla pagina Facebook “Riqualificare e valorizzare gli scavi archeologici di Ragusa Ibla”), finalizzata a concretizzare un intervento di riqualificazione per la sistemazione degli scavi archeologici di Ibla. A darne notizia il coordinatore cittadino Filippo Angelica che spiega le ragioni di questa scelta.

“Una cosa è certa – afferma – non meritiamo questo scempio e, anzi, riteniamo che gli scavi archeologici limitrofi al Giardino ibleo debbano essere annoverati tra i siti da visitare per i turisti.

Se da un lato questa iniziativa della raccolta firme, ancorché sul web, ci entusiasma perché appartiene un po’ a quello che deve essere il ruolo e la funzione dei partiti, cioè far partecipare, coinvolgere, consultare la gente, dall’altro ci dispiace che occorra ricorrere a una petizione per chiedere quello che riteniamo sia un fatto assolutamente normale, sempre che si voglia parlare con concretezza di turismo, di accoglienza e di cultura nella nostra città.

Francamente ci inquieta il fatto che, nonostante una serie di sollecitazioni, anche di interventi specifici sulla stampa, il sindaco abbia ritenuto lasciare così questi scavi. Né può essere una giustificazione il fatto che la gestione appartiene alla Soprintendenza e quindi alla Regione.

Infatti, diciamo al sindaco, ma lui lo sa bene, che il sito insiste sul suo territorio e, soprattutto, è collocato in un punto geografico strategico, tra il parcheggio e il Giardino ibleo, per non parlare della San Vincenzo Ferreri, quindi nel cuore di Ibla. E’ chiaro che i visitatori che arrivano in questa zona, come ho già avuto modo di affermare in altre occasioni, non possono trovare un campo da pascolo anziché visitare un sito archeologico d’eccellenza”.

E Angelica aggiunge: “Tra l’altro, la Sovrintendenza non è certo il “demonio”, quindi basterebbe un’interlocuzione, e sappiamo quanto il sovrintendente sia sensibile su questioni del genere, per trovare una soluzione.

Quindi, francamente, non capiamo le ragioni di questo arroccamento, di questa inattività, di questa presa di posizione da parte dell’amministrazione comunale.

Noi, per quanto ci riguarda, andiamo intanto avanti e consegneremo le firme, alla fine della raccolta, al sindaco.

Nella speranza che questa presa di posizione possa poi tradursi in un intervento specifico perché il nostro intento è quello di guardare al turismo con concretezza, come uno strumento di crescita, e non certo come chi continua a trattare la materia come se fosse argomento da influencer sui social. Se così fosse, infatti, non saremmo messi bene”.

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