E’ passato oltre un mese dall’interrogazione del consigliere comunale del Pd, Giovanni Spadaro, in merito alla gestione del PalaRizza e dal nostro servizio in cui ripercorrevamo i contorni, tecnici ed amministrativi, di una vicenda, l’affidamento in concessione dal Libero Consorzio di Ragusa al Comune di Modica, che aveva sollevato non pochi scetticismi.
Appena qualche giorno dopo, peraltro, era stata annunciata la firma dell’accordo, tra Comune e Libero Consorzio, che sanciva, confermando le voci circolate in quei giorni, il passaggio di consegne.
Il Sindaco, Maria Monisteri, nel ringraziare il Commissario del Libero Consorzio, Patrizia Valenti, aveva sottolineato come tale accordo avrebbe reso il PalaRizza “una ‘casa’ per tante società sportive modicane che hanno bisogno di luoghi e spazi dove svolgere la propria attività, una sede di tanti momenti di aggregazione ed in questo senso diventa un valore aggiunto alla socialità della nostra Città e, infine, dare vita all’intera area che ruota attorno alla struttura”.
Una concessione, per 9 anni, a titolo gratuito, con l’assunzione, da parte del Comune di Modica, secondo quanto ribadito nella nota del Libero Consorzio, “di ogni onere relativo alla manutenzione ordinaria e straordinaria del complesso immobiliare, comprese anche le spese necessarie per il riscaldamento, l’illuminazione, l’erogazione idrica e quant’altro connesso all’uso della struttura, nonché quelle relative agli interventi riguardanti le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare e mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti”.
Fin qui, la storia. Ma il futuro? E il contributo da 50mila euro, proveniente dalla Regione Siciliana, proprio per le attività di manutenzione straordinaria previste?
Ma soprattutto, quale tipo di gestione ha in mente il Comune? Un bando, un affidamento, una gestione diretta? La comunità modicana, ed in particolare le tante società sportive che ruotano attorno ad un vero e proprio potenziale gioiello, quale il PalaRizza, attendono. Qualcuno dice che se ne riparlerà nel 2025. Dice. La speranza è che ciò non sia l’ennesimo rinvio a cui purtroppo, vedi strumenti finanziari, ci hanno abituato a Palazzo San Domenico. E, altra abitudine ormai consolidata, l’auspicio è che, all’attuale silenzio, si reagisca illustrando, nei dettagli, tempi e modi delle scelte dell’Amministrazione Comunale. Sarebbe, quanto meno, un buon inizio.
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