L’assessore allo Sport Simone Digrandi spiega “la piscina comunale”. Dichiarazione dell’assessore allo Sport Simone Digrandi
“La quantità di voci contrastanti sulla Piscina Comunale – compresa l’ultima lettera, relativa né alla gestione della piscina comunale né ad aspetti di competenza del Comune, ma nata da alcune difficoltà che le mamme firmatarie hanno avuto con lo staff di una società e comunque con una rettifica finale che citava l’avvio di un dialogo con il gestore per venire loro incontro al problema – rischia di danneggiare innanzitutto i fruitori o i possibili fruitori, motivo per cui abbiamo deciso di condividere i chiarimenti che seguono, con il fine di aiutare la cittadinanza a utilizzare sempre più l’impianto, rimanendo a disposizione per qualsiasi segnalazione o proposta come sempre ho fatto dalla riapertura con un continuo lavoro di ascolto, intervento e confronto con il gestore per il miglioramento della Piscina e dei suoi servizi.
Può anche essere che pochi minuti dopo la pubblicazione di questo comunicato emergerà o verrò a conoscenza di una problematica: io ci sarò, con il massimo della tempestività che mi è possibile, basta farmelo sapere. A me il compito, come faccio per qualsiasi dei nostri 18 impianti sportivi, di verificare una segnalazione e con estrema sincerità riferire, in sinergia con l’Ufficio sport e i lavori pubblici (quando di nostra competenza) se e con quali tempi e modalità sia possibile risolvere.
Oggi l’impianto, dopo un avvio complesso che ha visto diversi utenti segnalare alcune problematiche poi gradualmente risolte, è dotato di un sistema che garantisce la temperatura delle docce costante, prese temporizzate per i phon (alcuni problemi in questo senso sono stati affrontati), maggiore pulizia (anche a bordo vasca), l’acqua della vasca grande che non tracima più, filtri costantemente mantenuti, illuminazione dei parcheggi ripristinata.
Spesso non si comprende che la piscina rappresenta un impianto molto più complesso delle altre strutture sportive, che necessita di manutenzione continua e, possibilmente, di maggiore serenità: per i fruitori, per chi gestisce, per chi vorrebbe progettare il futuro. Vorremmo infatti tornare a concentrarci sulle prospettive dei prossimi anni: passare da 6 a 8 corsie e risistemare il fondo, per poter accogliere competizioni di primo livello, e accrescere il nostro progetto di turismo sportivo”.
È vero che le tariffe sono raddoppiate?
No, le tariffe non sono raddoppiate, ovvio che ci sia stata una modifica dei prezzi ma è anche cambiata la formula del servizio offerto, oppure in certi casi sono stati introdotti nuovi servizi e corsi di nuoto da parte del gestore in precedenza non avviati e comunque con tariffe in linea con la media.
Facciamo un esempio: accesso al nuoto libero passato da €6.00 a €8.00, senza però considerare che la tariffa precedente non era compresa di IVA, del contributo per la doccia e per il temporizzatore del phon, che in precedenza dovevano essere acquistati a parte. Il gestore comunque, proprio per stimolarne la fruizione, come consentito dal contratto porta avanti nei confronti della cittadinanza diverse offerte, sconti, promozioni, pacchetti “porta un amico” e simili.
Stesso discorso vale per le tariffe per le società sportive, di cui si contesta un presunto raddoppio, da €18 a corsia a €35. In realtà anche adesso il costo corsia è mantenuto a 18€: la differenza è data dal fatto che viene aggiunto un forfettario per garantire illimitati accessi+docce+phon.
Il costo accesso+docce+phon per singolo atleta sarebbe infatti pari a €3; una spesa sicuramente onerosa se la si moltiplicasse per tutti gli atleti di ogni singola società, ma che è stata abbattuta dal gestore con questo pacchetto forfettario.
Tariffe del tutto comprensibili se consideriamo che durante la gestione del CONI attiva fino al 2013, ossia prima dei gravosi aumenti del costo dell’energia, l’affitto era già pari a €25 +iva al 20%, con docce e phon esclusi. Il gestore riferisce che in alcune mensilità è stato possibile ridurre il costo corsia venendo incontro alle società.
Ad ogni modo, le tariffe basse applicate durante la gestione comunale hanno certamente contribuito alla generazione delle gravose perdite di cui sopra,
È vero che sono stati ridotti gli orari di utilizzo?
Solo in due giorni e per effettuare lavori di manutenzione e pulizia – anche a bordo vasca non eseguito in precedenza – che non possono essere svolti negli orari di apertura al pubblico. La piscina è quindi aperta regolarmente ogni giorno feriale dalle 9.30-22 e il sabato dalle 9 alle 18, con la sola eccezione del martedì e del giovedì in cui apre alle 12. Ricordiamo inoltre che la piscina è finalmente aperta anche a luglio.
È vero che l’acqua delle vasche è fredda?
No, vengono applicate le indicazioni dell’intesa Stato-Regione secondo cui l’acqua deve avere una temperatura costante in un range tra 24° e 28° per le vasche grandi (a Ragusa 27,5°, in inverno sarà alzata al massimo previsto) e tra 28° a 34° per le piccole (a Ragusa 32°).
Giusto dare notizia delle problematiche registrate all’avvio della struttura per via di un altalenanza delle temperature risolta ormai da tempo, ma anche su questo si rimane a disposizione per qualsiasi segnalazione possa essere utile.
È vero che l’accesso per le persone con disabilità è a pagamento?
No. Le persone con disabilità, compreso un accompagnatore per assistere a bordo vasca, hanno accesso gratuito al nuoto libero. Non solo: alcune onlus hanno corsie gratuite per ospitare le loro attività natatorie. A pagamento, come logico che sia, è solo il compenso per un eventuale istruttore altamente specializzato disponibile su richiesta, senza rincaro da parte del gestore.
È vero che sono stati cancellati i corsi di acquaticità?
No. L’indicazione di sospendere le lezioni di acquaticità per la fascia neonatale (0-3 anni) nei mesi freddi (Dicembre-Marzo) è una evenienza facoltativa. Si tratta di una procedura diffusa in tutta Italia per tutelare i più piccoli: i possibili malanni di stagione porterebbero a potenziali assenze, i corsi di questo tipo necessitano di una certa costanza nella frequenza per sviluppare bene la propria capacità natatoria. Ma quest’anno, ad esempio, date le temperature meno fredde i corsi sono stati sospesi solo a gennaio.
È vero che il nuovo piano tariffe ha abolito l’accesso gratuito alle Forze dell’ordine?
No. In orari stabiliti da apposite convenzioni, sono previste corsie gratuite per le Forze dell’ordine che hanno bisogno di allenamenti dedicati (ad. es. i fluviali dei vigili del fuoco)
Perché affidare la gestione ad un privato?
La gestione in forma diretta del Comune di Ragusa, come anche evidenziato dagli uffici nella delibera di atto di indirizzo in cui la precedente amministrazione sceglie di procedere al coinvolgimento dei privati, non ha potuto garantire negli anni, per penuria di risorse umane e, come comprensibile, di specifiche professionalità, una ottimizzazione dell’utilizzo dell’impianto, generando elevati costi per il mantenimento della fruibilità non bilanciati dalle entrate. Guardando ai dati degli esercizi 2018 e 2019 ad esempio le perdite annue, a carico della collettività, sono state di circa 300.000€ l’anno.
Da qui la doverosa scelta di un affidamento, che prevede che il soggetto privato copra i costi da un lato mediante le tariffe, e dall’altro mediante un contributo comunale calcolato secondo le normative dell’affidamento a ribasso d’asta. Al momento si attesta sui 74.000 € annui ma, come previsto, verrebbe diminuito qualora gli introiti superassero le spese. Una gestione quindi annualmente monitorata, come, nel metodo, è stato confermato da ANAC.
È vero che non è ancora garantito l’accesso al nuoto?
No. L’accesso al nuoto per persone con difficoltà reddituali è già garantito dai voucher regionali, che coprono le spese mensili dell’abbonamento per qualsiasi disciplina sportiva; un’opportunità di cui l’Assessorato allo Sport avvisa tempestivamente tutte le società sportive iblee, suggerendo loro di accreditarsi. Anche il gestore della piscina ha infatti aderito, a beneficio di decine di utenti. Ovviamente è un primo step di un processo che vogliamo sempre più ampliare.
È vero che l’anno scorso non è stata fatta l’istruttoria sulle tariffe? E quest’anno si farà?
Il capitolato di gara (art. 11), prevede che il gestore “è obbligato ad applicare le tariffe e le esenzioni definite dal Concedente e approvate dalla Giunta Comunale. All’interno di tali valori il gestore può autonomamente praticare riduzioni e promozioni tariffarie, preventivamente comunicate all’Amministrazione, tese ad incentivare l’utilizzo dell’impianto. E seguendo tale normativa è stata approvata la delibera di giunta 433/2022 con cui si è provveduto a determinare le tariffe per il periodo ottobre – dicembre 2023 e l’annualità 2024.
In ordine alla presunta mancanza di istruttoria per questa delibera, come evidenziato dalla giurisprudenza (Cfr., tra tante e recenti, Consiglio di Stato sentenza n. 4478 del 03 maggio 2023) vi è obbligo, ai sensi dell’art. 1, comma 2, L. 241/1990 smi a carico del responsabile del procedimento/servizio di non aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell’istruttoria”.
In questo caso si trattava quindi di una istruttoria cd. semplice rappresentata dall’acquisizione e valutazione della nota del concessionario che non implica approfondimenti istruttori in quanto ritenuta esaustiva.
Su questo va fatta una precisazione importante: sulle tariffe applicate in esecuzione della delibera G.M. n. 433/2022 e le problematiche sollevate in ordine alla procedura di evidenza pubblica relativa all’affidamento della gestione della piscina comunale si è pronunciata l’ANAC, giusta comunicazione FASC. UVCP 552/2024, trasmessa al Comune in data 30/04/2024 secondo la quale, testualmente “…qualora la modifica delle condizioni contrattuali sia tale da aver generato una certa remuneratività del servizio (che passerebbe così ad essere un servizio a rilevanza economica) la legittimità di tale variazione andrebbe vagliata in rapporto agli artt. 165, comma 6, e 175 del dlgs 50/2016.” Ovvero: se il gestore, negli anni successivi al primo – con quindi dati certi sulle entrate dell’anno precedente – dovesse proporre un’eventuale modifica delle tariffe al rialzo, qualora questa dovesse portare il concessionario ad avere più entrate delle uscite, il contributo comunale verrebbe ridotto.
Alla luce di tutto questo, per l’anno 2025, ad un anno dall’inizio della gestione e anche con i dati certi su entrate e uscite dell’anno sociale precedente, l’ufficio sport è tenuto a svolgere un’istruttoria che terrà conto di tutto questo, e predisporrà una proposta di delibera di Giunta Comunale con cui si determinano le tariffe degli impianti sportivi, piscina compresa.
Quali sono i dati sulla frequenza?
Da settembre 2023 a giugno 2024:
41 tesserati agonistica di nuoto per un totale di 4.904 ingressi
21 tesserati master di nuoto per un totale di 1.212 ingressi
24 tesserati nuoto neonatale per un totale di 506 ingressi
205 tesserati nuoto libero per un totale di 7.640 ingressi
22 tesserati pallanuoto per un totale di 528 ingressi
15 tesserati perfezionamento nuoto adulti per un totale di 72 ingressi
35 tesserati pre-agonistica nuoto per un totale di 1.520 ingressi
143 tesserati scuola nuoto bambini per un totale di 5.864 ingressi
Vi sono inoltre tre società di nuoto ragusane che hanno così utilizzato l’impianto: una ha usufruito di 10 corsie settimanali con 86 associati, una di 9 corsie con 87 associati, un’altra di 17 corsie settimanali con 135 associati.
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