Con grande gioia e gratitudine, l’Ispettoria Salesiana Sicula “San Paolo”, la Comunità Salesiana “San Tommaso” di Messina e le famiglie annunciano la celebrazione della Professione Perpetua di undici giovani che hanno scelto di donarsi completamente al Signore attraverso il carisma di Don Bosco. La cerimonia si terrà oggi alle ore 17:30, presso la Concattedrale del SS. Salvatore di Messina, durante la Celebrazione Eucaristica presieduta da Don Alphonse Owoudou, Consigliere Regionale per Africa-Madagascar.
I candidati alla Professione Perpetua, provenienti da diverse parti del mondo, si sono formati presso l’Istituto Teologico “San Tommaso” di Messina e sono pronti a offrire la loro vita al servizio di Dio e dei giovani, secondo lo spirito e l’insegnamento di Don Bosco. Essi sono: Rogers Berocan, Sérgio A. Dos Santos, Francisco Horta, Fidel Junior, Georges Niyonkuru, U. Frank T. Bayiha, A. Melsior Porseni, Déo Nizirimana. Con loro anche tre giovani siciliani Emanuele Geraci originario di Messina, Vito Mangano originario di Mascali e Orazio Moschetti della comunità di Biancavilla.
La Professione Perpetua rappresenta uno dei momenti più alti nella vita di un religioso. È un atto solenne che rinnova e riconferma il mistero dell’alleanza battesimale, esprimendo il pieno dono di sé al Signore e alla missione a cui si è chiamati. Come espresso dalle Costituzioni dei Salesiani di Don Bosco al n.23: la professione religiosa è un segno dell’incontro d’amore tra Dio che chiama e il discepolo che risponde, donandosi totalmente a Lui e ai fratelli.
Per questi giovani, la professione perpetua non è solo un impegno personale, ma anche un atto pubblico che avviene di fronte alla Chiesa, attraverso il cui ministero vengono consacrati al servizio di Dio e dei giovani. Questo impegno reciproco sigilla la loro appartenenza definitiva alla Società Salesiana, che li accoglie con gioia e li invia a operare nella missione salesiana.
La vocazione salesiana si esprime nel servizio ai giovani, in particolare ai più poveri e bisognosi, secondo quanto Don Bosco stesso indicò come priorità. Il carisma salesiano riafferma con forza la preferenza per la “gioventù povera, abbandonata, pericolante”, chiamata a scelte di vita fondamentali che plasmano l’avvenire della società e della Chiesa.
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