La sede Confcommercio di Ragusa ha ospitato la riunione del tavolo finalizzato alla certificazione Dop del pane a pasta dura grazie alla creazione di un consorzio destinato a seguire l’iter necessario per arrivare al traguardo.
Oltre ai panificatori invitati, erano presenti il presidente sezionale di Ragusa, Rosamaria Chiaramonte, il delegato dell’associazione di categoria per il tavolo, Roberto Sica, sotto l’egida del presidente provinciale Gianluca Manenti, il coordinatore del tavolo per la certificazione, Riccardo Roccella.
Altra presenza importante quella dell’assessore comunale allo Sviluppo economico, Giorgio Massari, che ha dato il “la” a questo percorso che, in qualche modo, intende perpetuare quanto già accaduto per il pane di Altamura, rispetto a cui, nei mesi scorsi, il Comune aveva promosso un convegno apposito.
Massari ha posto in rilievo come attraverso questo iter si intenda mettere in rilievo anche il valore culturale, identitario ed economico di un territorio. L’assessore ha spiegato che enogastronomia e informatica sono due dei pilastri fondanti su cui sviluppare, allo stato attuale, l’economia cittadina.
In questo contesto si inserisce il percorso che si sta avviando. Roccella ha sottolineato che soltanto attraverso un’adeguata condivisione, da parte delle istituzioni ma anche e soprattutto delle associazioni di categoria, questo cammino potrà trovare opportuna soddisfazione. Si cercherà di perpetuare gli obiettivi già realizzati in proposito con un’altra Dop, quella del formaggio Ragusano.
E’ stato poi chiarito che panificatori, molitori e coltivatori costituiranno lo zoccolo duro su cui il tavolo per la certificazione intende porre le proprie basi, senza dimenticare il coinvolgimento dell’Università e il ruolo della distribuzione. Il tavolo girerà, adesso, presso le altre associazioni di categoria.
La prima tra queste riunioni è stata realizzata proprio a Confcommercio. Due le commissioni, istituite dall’assessorato Sviluppo economico del Comune di Ragusa, che stanno seguendo il percorso: una a livello organizzativo, con presidente Riccardo Roccella, l’altra il comitato scientifico, presieduta da Giuseppe Cicero.
E’ stato spiegato, inoltre, che tra i partner ci saranno la Baps e l’Università. Le associazioni di categoria sono chiamate a fare quadrato per fornire il proprio sostegno a questo percorso.
La presidente Chiaramonte ha messo in rilievo l’interesse di Confcommercio al progetto, assicurando disponibilità al supporto amministrativo di tutto il processo oltre all’interazione con gli operatori del settore.
Sica ha chiarito che il disciplinare e le modalità produttive e poi anche commerciali per arrivare ad aggiungere la denominazione Dop a questo prodotto, a questo presidio, dovranno essere realizzate dal consorzio che occorrerà costituire per seguire l’iter che andrà a sostanziarsi in una pratica che, secondo normativa, sarà processata prima alla Regione e poi nei ministeri competenti, per approdare infine a Bruxelles per la definitiva approvazione.
Durante la riunione, Confcommercio ha indicato due operatori che faranno parte del consorzio che si sta costituendo.
1,079 visualizzazioni totali, 9 visualizzazioni oggi