Non sappiamo ancora se l’Amministrazione Comunale, riunita, a quanto pare, questa mattina, con i sindacati, riuscirà, in extremis, ad evitare un sit-in di protesta dei dipendenti comunali, in programma domani dalle 10 alle 13, e che non si vedeva da anni in città a Modica.
E se dovesse riuscirci, non sappiamo davvero anticipare come, visto che, di solito, in questi casi, conta una parolina magica, programmazione, che è nemica del tempo, o quanto meno ne necessita molto più che lo spazio di una mattina.
E ci chiediamo ancora perchè riunire i sindacati all’ultimo momento, visto che il tema, come vi avevamo anticipato in diverse occasioni, nonchè l’indizione del sit-in, era noto da tempo.
Comunque, andiamo avanti. I problemi sul tavolo, denunciati in particolare dal segretario della Camera del Lavoro di Modica, Salvatore Terranova, come detto, sono ben noti.
Mancato pagamento degli istituti relativi al FES 2022 e 2023, mancata approvazione degli atti da trasmettere al COSFEL per l’incremento orario del personale dipendente ancora oggi a tempo indeterminato a 35 ore; ritardo accumulato nell’erogazione dei buoni pasto ai dipendenti dopo diversi mesi dall’accordo raggiunto in merito al mancato avvio delle procedure per le progressioni verticali in applicazione della norma transitoria contenuta nel contratto nazionale attualmente vigente; mancata approvazione del funzionigramma in relazione all’organigramma adottato che sta determinando caos e disordine negli uffici per la mancata attribuzione di ruoli ben precisi.
La disponibilità, ribadita da Terranova, di arrivare a un accordo resta. Bisogna vedere cosa dirà il Sindaco, Maria Monisteri, e la sua Giunta. Anche perchè le soluzioni erano state già presentate, per la vicenda Vigili Urbani e non solo.
Proprio ieri, peraltro, l’Amministrazione Comunale ha incontrato i rappresentanti sindacali delle Cooperative Sociali, che registrano arretrati per 150 lavoratori, alcuni addirittura, sono parole dei sindacati, da quasi due anni. Debiti verso le due cooperative maggiori da 1,4 mln complessivi.
Anche in questo caso la promessa a breve, di uno sblocco dei fondi per pagare gli emolumenti, alcuni con 10-12 mesi di mensilità arretrate. Tra 20 giorni, il nuovo incontro, che sa tanto di redde rationem. Anche perchè, al di là delle promesse e dei pagherò, servono i fatti. Sì, ma quando?
2,755 visualizzazioni totali, 100 visualizzazioni oggi