Come si fa a condensare una storia lunga 45 anni e tre mesi? Quali sono le caratteristiche principali di chi, al tempo stesso, è stato capace di decidere, tracciare una linea, coordinare, senza che venissero mai meno le proprie qualità umane, quali bontà, empatia e voglia di fare squadra e comunità, che sono state il suo tratto distintivo, da sempre? Come si può spiegare a chi non l’ha vissuto direttamente chi è il preside del Liceo Galilei Campailla di Modica, Sergio Carrubba?
Una persona così, prima ancora che un docente e un dirigente, come sempre, ci anticipa. E provvedere lui, per tutti.
Lo ha fatto anche questa volta, con un grande saluto al Teatro Garibaldi di Modica. Pieno, pienissimo, per salutare e ringraziare un uomo capace di entrare nei cuori di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di condividere un tratto di cammino, più o meno lungo, con lui. All’insegna della musica, la sua grande passione.
Ad accompagnare il preside Carrubba Giuseppe Veneziano, tenore, e il soprano Maria Gabriella Ferroni, per anni al Teatro alla Scala di Milano, e che vantano attività concertistiche in tutto il mondo. Ma legati da un’amicizia trentennale con Sergio che ha reso impossibile, per loro, non presenziare alla festa finale.
Dai banchi di scuola alla cattedra, come ama spesso dire lui stesso, il salto è stato breve. Diplomato nel 1978, docente dal 1979, dal 1993 al 1995 secondo e dal 1995 al 20027 primo collaboratore della Presidenza, il curriculum del preside Carrubba, del resto, è quello di una persona che, in tutti i ruoli che ha ricoperto, si è sempre distinta per la qualità delle sue scelte e per la grande empatia con tutti i propri collaboratori. Poi, 17 anni, scaduti domenica scorsa, alla dirigenza di un istituto d’eccellenza quale il Galilei Campailla. Un uomo solo al comando? Mai.
E lo dimostrano i suoi stessi collaboratori, tra loro Michele Blandino, Lucia Trombadore, Pina Angelico e Gabriele Fatuzzo, fiduciari e vice fiduciari del Liceo Classico e Artistico e Grazia Floridia, Dsga, Marilisa Di Martino, primo collaboratore vicario, Epifania Di Gabriele, secondo collaboratore vicario, che lo hanno accompagnato in questo cammino.
Tante le testimonianze d’affetto, in una serata unica.
Carrubba, come avete visto nelle immagini, non ha potuto fare a meno di svestire, per una sera, i panni del dirigente, e tornare al suo grande, grandissimo amore, oltre alla scuola: la musica. Alba sul Mediterraneo, Notturno Siciliano, Tema di Lina, Tema di Gabriele, e l’inedito Crucifixus, i brani eseguiti, oltre a una poesia del poeta modicano Pippo Puma, musicata dallo stesso Carrubba, le musiche originali del Gattopardo, già eseguite in altre occasioni, quali la morte del principe Fabrizio e il duetto dell’anello tra Angelica e Tancredi.
Le parole finali, così come l’applauso dei tanti accorsi alla serata, le lasciamo a lui. Il vero protagonista, di una storia lunga mezzo secolo. E ricca di aneddoti, e di storie, che hanno incrociato la sua, ricevendo, in cambio, affetto, comprensione e volontà di crescita.
“L’insegnante mediocre racconta. Il bravo insegnante spiega. L’insegnante eccellente dimostra. Il maestro ispira”, diceva il filosofo. E Sergio Carrubba, di storia e di diritto, appartiene, evidentemente, a quest’ultima categoria.
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