L’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica, presente a Ragusa con la sua sezione territoriale, è un’associazione “di malattia” senza finalità di lucro che riunisce pazienti, medici, familiari, amici, professionisti e volontari, con esclusive finalità di solidarietà sociale, proponendosi di promuovere e sviluppare progetti che rispondano, nell’ambito dell’assistenza sanitaria, ai bisogni del malato fibromialgico. AISF, insieme al Comune di Vittoria, promuove l’iniziativa di sensibilizzazione sulla Sindrome Fibromialgia “Il nostro dolore merita riposo”.
La Sindrome Fibromialgica è una malattia cronica reumatologica riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dal 1992. Si tratta di una forma di dolore muscolo scheletrico diffuso e di affaticamento che colpisce in Italia circa 2-3 milioni di persone, corrispondenti al 3-4% dell’intera popolazione, di cui il 70% donne, con un incremento crescente nel genere maschile.
Ha un picco di incidenza tra i 20 e i 50 anni, ma può interessare tutte le età, anche i bambini piccoli. Il dolore è il sintomo predominante della fìbromialgia; altri sintomi rilevanti sono la fatica, i disturbi del sonno, la rigidità, la difficoltà di concentrazione, i disturbi gastrointestinali e genitourinari, i disturbi dell’umore.
La malattia ha un peso sociale importante: è una sindrome cronica che comporta molto spesso una disabilità, non riconosciuta o ignorata, tanto da essere etichettata come “la malattia invisibile”. AISF ODV lotta da molti anni per farla conoscere e darle dignità. In particolare, sul territorio Ragusa è presente con una sezione locale dal 2019.
Il 5 settembre 2024 verrà presentata la Panchina Viola di Vittoria, situata nella Villa Comunale, alle ore 17.30, alla presenza del Signor Sindaco On. Prof. Francesco Aiello e dell’Assessora Avv. Francesca Corbino. Si ringraziano gli stessi per avere subito sostenuto l’iniziativa, assieme a tutta l’Amministrazione Comunale.
Con questa iniziativa intendiamo restituire dignità ai pazienti e al loro dolore, un dolore che merita riposo, ma anche e soprattutto ascolto e rispetto.
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