Una scelta coraggiosa, che, probabilmente, segna la svolta decisiva in una vicenda che rischiava di essere quanto mai intricata.
E che diventa l’ennesimo segnale di una centralità ritrovata, anche e soprattutto dal punto di vista politico, inteso in senso di scelte importanti al servizio della comunità iblea.
La Commissaria Straordinaria del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Patrizia Valenti, dopo la riunione di ieri in Prefettura, peraltro sollecitata dalla stessa, ha annunciato la propria partecipazione al bando per la gestione del Castello di Donnafugata.
“Ringrazio sua eccellenza il prefetto per aver accettato la nostra richiesta di convocare un incontro con il Comune di Ragusa, mediato e destinato a verificare la possibilità di una istanza di partecipazione del Libero Consorzio Comunale di Ragusa alla gestione del Castello di Donnafugata”.
“Siamo convinti che, nella qualità di Ente pubblico, riusciremo a soddisfare gli interessi ed gli obiettivi che il Comune vuole conseguire, e lo faremo senza la logica del privato che presuppone legittimamente la sussistenza di un utile. Investiremo quindi nel raggiungimento dell’interesse della comunità”.
“Riteniamo che il Castello di Donnafugata sia una importantissima attrattiva che integra pienamente un‘azione di marketing territoriale: meglio investire in questa azione, piuttosto che in centinaia di piccole attività che non recano lo stesso vantaggio”. Da sottolineare, come riporta la stessa Valenti, il garbo istituzionale di non interloquire e interferire direttamente con una libera scelta del Comune capoluogo.
“Abbiamo chiesto l’intervento del Prefetto perché era opportuno un dialogo mediato, in quanto l’Ente comunale è comunque stazione appaltante e non ci è sembrato opportuno intrattenere rapporti diretti. Il Prefetto si è fatto garante di questa nostra azione che mira a mantenere il bene sotto la specifica tutela del diritto pubblico e sotto i controlli e le garanzie di legge. Gli incarichi saranno dunque disciplinati dalla legge dello Stato e della Regione, parimenti alle assunzioni ed a tutte le spese che saranno effettuate”.
“Sono state offerte garanzie per una riapertura dei termini del bando e questo ci consentirà di condividere con la comunità provinciale questa iniziativa. Ho in programma di convocare subito l’assemblea dei Sindaci, allargata altresì alla deputazione regionale e nazionale, ed ad altri stakeholder che ritengo opportuno siano sentiti nel medesimo contesto”.
“Abbiamo già registrato l’interesse di diverse organizzazioni no profit che si occupano di Musei nazionali, di personaggi della cultura e del Teatro che intendono dare un apporto significativo. Stiamo valutando la forma. E’ certo dunque che parteciperemo al bando del Comune di Ragusa”.
Un impegno economico importante, che può favorire, in maniera decisa, lo sviluppo, non solo economico, ma soprattutto sociale e culturale, della comunità iblea.
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