La gestione del Castello di Donnafugata, diventa il “caso” politico di fine estate.
Questa mattina in programma una riunione in Prefettura, per affrontare un tema che ha scatenato il dibattito in città.
Da parte sua, il Sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, prova a definire i contorni della vicenda, in una nota sui social.
“Il Comune non dà Donnafugata ai privati – sottolinea – come si dice in maniera semplicistica. Il Comune si fa affiancare da privati competenti in materia. Succede dappertutto, ma qui sembra (per alcuni) una roba dell’altro mondo”.
Un tema, peraltro, sottolinea ancora Cassì, già presente nel programma elettorale.
“Ma c’è oggi chi finge sorpresa – prosegue il primo cittadino”.
Il quale poi elenca tutti i lavori realizzati al Castello.
Poi il Sindaco elenca i principali punti sollevati e risponde, a modo suo, alle critiche sollevate. Tutte, legate a una premessa: “per far crescere i numeri del Castello, servono gli specialisti”.
E chi può essere contrario? Più debole, però, appare, non ce ne voglia il Sindaco, l’elenco delle risposte. Le quali, al momento, non convincono, almeno rispetto alle modalità scelte per far partire l’iter. Spese comprese.
Cassì, di fatto, taglia corto. “Chi sospetta accordi sottobanco o altro di inconfessabile, evidentemente avvezzo a tali sistemi, se ne faccia quindi una ragione: esiste un modo diverso di fare politica, che ha unicamente l’obiettivo di raggiungere in tempi ragionevoli i traguardi che ci siamo prefissati”. A questo punto, si attende, per ulteriore chiarezza, la riunione in programma in Prefettura.
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