Tra bilancio, antenne, estate e ristori, o meglio ristorini, la vita, al Comune di Modica, va avanti.
Come?
Beh, restano sul tavolo, appunto, alcune questioni irrisolte.
E non sono poche.
Iniziamo dal Bilancio: il Rendiconto 2022 è approvato. Siamo nel 2024 inoltrato, per chi non lo sapesse, e quindi si attende, ancora, a breve, di giungere a completare il 2023 e, se avanza tempo, o commissari, iniziare a parlare, almeno questo, di 2024.
Riusciranno i nostri eroi, inteso come Giunta e Amministrazione, ad arrivare all’agognato “pareggio” degli strumenti finanziari, come del resto accade anche nei comuni vicini, vedi Ragusa?
Difficile dirlo, anche se le premesse non sono certo le migliori. Da un rendiconto, il 2021, all’altro, il 2022, sono passati sei mesi. Con questo andazzo, riusciremo a mantenere il ritardo di due anni in maniera costante.
Sulle antenne, stendiamo un velo pietoso. Si erano annunciati piani, contro piani, tavoli tecnici etc…etc… e, intanto, la ditta ha installato l’Antenna 5G in quel di Quartarella. A questo, aggiungete l’ovvia tensione tra le parti in causa, comitato, ditta appunto e Comune, ed ecco che le altre sei antenne, almeno, da installare, diventano una bella gatta da pelare per tutti.
Sui ristori, anzi ristorini, per il ritardo conclamato nei lavori di riqualificazione di piazza Mediterraneo, a parte il solito panem et circenses postumo, poco da dire. Appena 200 euro a ciascuno degli operatori commerciali, fatta salva la presentazione tempestiva delle istanze, non sembra un grande intervento economico, visto che i disagi sono durati non certo due settimane ma diversi mesi, compreso quello di giugno e parte di luglio.
E come non ricordare, ad esempio, i ritardi contestuali, le chiusure e le riaperture improvvise, ad esempio, del Sagrato della Madonna delle Grazie, con ovvie criticità per i residenti e i fruitori della zona.
Per non parlare della questione Macello, di cui, dopo una fiammata a colpi di comunicati incrociati, non si è avuta più notizia. E sorvolando sulla crisi idrica che, in questi mesi, ha praticamente svuotato ogni minima resistenza dei cittadini in diverse zone della città, causa reti idriche vetuste e impossibilità di interventi immediati di ristoro.
Sorvolando sorvolando, come è facile osservare, c’è poco da stare allegri. E il caldo torrido di questi giorni, sembra il preludio di un autunno caldissimo, causa risposte da dare, in primis, ai cittadini. Ma che continuano a non arrivare.
CONSIGLIO COMUNALE, IL MOMENTO DELLA VERITA’?
Ferragosto primo giorno d’inverno.
Per la nostra provincia, forse, non è proprio così.
Ma sicuramente lo è per Palazzo San Domenico.
Il Consiglio Comunale, chiamato alle scelte di cui abbiamo testè parlato, e che sono le più importanti per i cittadini, tra giugno e luglio, sembrava ribollire.
E non per il caldo.
Bensì per una situazione politica a dir poco frastagliata.
Guardiamo innanzitutto a casa della maggioranza, come è ovvio visti i numeri e le condizioni.
Diversi consiglieri, è vox populi che ci limitiamo a raccogliere, non sembrano molto soddisfatti di come sta navigando, tra mari tempestosi, l’attuale giunta Monisteri.
Non molto soddisfatti, è, ovviamente, un eufemismo.
Ci sono consiglieri, come abbiamo detto più volte, che non hanno affatto nascosto le proprie critiche a specifici settori.
Pensiamo ad Alessio Ruffino o Giorgio Civello, che sono anche intervenuti pubblicamente e che fanno parte del gruppo Dc, lo ricordiamo a chi ha sempre detto che c’è piena unità d’intenti tra le forze che compongono l’attuale maggioranza.
Ci sono poi consiglieri come Gianmarco Covato, che, pur non lamentandosi, hanno spesso provato ad anticipare o a sostituire l’attività propriamente in capo ai singoli assessori.
Il resto? Più o meno silente, anche se, ad esempio, per il Rendiconto 2021 prima e il Rendiconto 2022 dopo, si annunciavano malesseri sparsi soprattutto dalle parti di Modica al Centro, con un vero e proprio scontro sottotraccia che, al momento, non ha creato effetti esterni, ma che sembra il preludio di nuove critiche e criticità sparse.
L’opposizione? Per ora fa il suo, vedi il Partito Democratico, soprattutto e innanzitutto. Aveva puntato molto, in campagna elettorale, sugli aspetti più critici del bilancio e della situazione finanziaria dell’ente ma, a conti fatti, pur avendo dimostrato, con i numeri, almeno quelli economici, le proprie ragioni, non ha ancora incassato il dividendo della propria azione politica, limitandosi a interrogazioni seppur interessanti spesso senza risposta o ad attacchi su nuove azioni, politiche ed economiche che non convincono ma non vedono effetti devastanti, almeno a livello politico, per l’amministrazione attualmente in carica.
Attesa per nuovi sviluppi? O pop-corn per assistere allo spettacolo che, da qui a poco, caratterizzerà il consiglio comunale? Grande è la confusione sotto il cielo, quindi la situazione è eccellente, avrebbe detto Mao.
Probabilmente, se fosse passato da Palazzo San Domenico, avrebbe cambiato idea. O sarebbe tornato in Cina, contento di non doversi occupare di un crocevia che, difficilmente, poteva essere, appena pochi mesi fa, più caotico.
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