Dopo l’intervento del Presidente Regionale Simeu, Società Italiana di Medicina d’Emergenza Urgenza, Antonino Noto, relativamente al caso del Pronto Soccorso di Patti, interviene il Comitato Civico Articolo 32, attraverso il presidente, Rosario Gugliotta.
“Esprimo solidale comprensione per le dichiarazioni del comunicato del dottor Noto, di cui conosciamo lo spirito con cui, insieme a tutto il personale del Pronto Soccorso, svolge il proprio lavoro.
Fin dai nostri primi comunicati di pesante critica, rispetto alla gestione dell’Asp, – sottolinea Noto – abbiamo ribadito la piena solidarietà al personale sanitario e parasanitario costretto giornalmente a pesanti condizioni di lavoro.
Le nostre dettagliate denunce riguardanti anche le condizioni nei diversi pronto soccorso della provincia riguardano sempre coloro che dietro le scrivanie decidono le risorse finanziarie e ignorano le più elementari misure di accoglienza e assistenza prima dell’ingresso nei reparti.
L’episodio del pronto soccorso di Patti non ci stupisce affatto. L’insufficienza di posti a sedere , di barelle , in alcuni casi anche lenzuola e perfino di coperte in pieno inverno certamente sono motivo di esasperazione dell’utenza.
In queste condizioni l’insufficienza di medici e personale sanitario si riverbera sui tempi di attesa e provoca episodi di nervosismo e intolleranza. Vogliamo fare un appello: – annuncia Gugliotta – soltanto l’alleanza e la pressione congiunta , tra personale sanitario e utenti-pazienti può suscitare una inversione di tendenza .
Insomma un movimento di opinione da costringere le forze politiche, che in ogni regione gestiscono risorse e nominano i vertici, ad applicare i principi della difesa della salute e dignità delle persone sanciti dalla Costituzione E’ un percorso non facile : la prima tappa sarà impedire la pericolosa autonomia differenziata. – conclude Gugliotta – Con le firme prima e poi con il voto referendario chi governa dovrà rispettare la volontà popolare”.
1,667 visualizzazioni totali, 3 visualizzazioni oggi