Dopo il caso sollevato dall’ingessatura realizzata con il cartone all’Ospedale di Patti, la nota del Presidente Regionale della Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza, e direttore del Pronto Soccorso del Giovanni Paolo II di Ragusa, Giovanni Noto, che prende una forte posizione.
“Tra Primari che fanno notti, Dirigenti che non vanno in ferie rinunciando anche ai riposi, tra operatori dell’emergenza-urgenza stremati da turni sempre più pesanti ed utenti che affollando le nostre sale d’attesa richiedono continuamente aiuto, – spiega Noto – a fare notizia è un tutore di cartone confezionato da personale che pur di fornire un servizio improvvisa una medicazione che farebbe (fa!) scandalo se non fosse che è lo specchio di una sanità siciliana (italiana?) che fa acqua da tutte le parti; e con l’acqua il cartone si è sciolto.
Con chi prendersela? Con chi è in prima linea. Con chi fa di tutto pur di non chiudere. Con chi difende il Servizio Sanitario Nazionale rinunciando a tanto pur di garantire ciò che altri dovrebbero.
E così nei TG, subito dopo le notizie delle varie guerre e vittorie alle Olimpiadi passa la notizia di una “gamba ingessata col cartone”. E dei colpevoli che saranno rimossi.
Bene. Va tutto bene. E ce la faremo.
Così come ce l’ha fatta l’utente che reinventandosi reporter e denunziando la vicenda sui social ha ottenuto l’obiettivo di alzare il (giusto) polverone su una notizia che ormai è una “routinaria emergenza”: la Sanità Pubblica sta morendo.
E ce l’ha fatta anche chi, invece di chiedersi quali siano le reali necessità del personale che tra mille difficoltà opera nei Pronto Soccorso della Sicilia, ha risolto un problema: ha attivato la caccia alle lepri! Ma succede che invece di sparare alla preda si colpisca il cane.
Noi cani siamo stanchi. Di fare da guardia ad un sistema sanitario in caduta libera. Di abbaiare richieste d’aiuto – sottolinea Noto – che non vengono ascoltate dai nostri rappresentanti istituzionali. E di drizzare le orecchie alle finte dichiarazioni di solidarietà dei politici di turno o peggio al j’accuse bipartisan che in vicende come questa è solidale nell’indicarci come i colpevoli.
Alla responsabile del PS di Patti, al Coordinatore, a tutto il Personale (Medici, Infermieri, OSS e Ausiliari) il sostegno della SIMEU Sicilia per aver dato risposta alle domande di aiuto degli utenti; ed un ringraziamento altresì a tutti i professionisti dell’Emergenza-Urgenza – precisa Noto – che nella nostra isola tra mille fatiche, rinunce personali e facendo da parafulmine a tutte quelle “scariche” di disapprovazione che da più parti stanno piovendo sulla nostra categoria, manterranno comunque standard adeguati alle richieste di salute della popolazione.
Chi deve pagare veramente? Noi un’idea ce l’abbiamo. Ma vi spoileriamo il finale: tra qualche anno pagheremo tutti. E la pagheremo cara. Ben più cara della prestazione privata offerta successivamente all’utente. – conclude il presidente della Simeu Siciliana – E quel cartone ce lo sogneremo”.
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