“Per quanto le perdite rappresentino uno spreco che fa indignare, la quantità di acqua persa rappresenta comunque una minima percentuale rispetto a quella che manca per regolarizzare il servizio”.
Così il Sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, rispondendo a questa e altre domande sulla crisi idrica che sta soffocando la città.
Ciò, in parte, ci permettiamo di sottolineare, smentisce quanto detto dal vertice di Iblea Acque, proprio questa mattina, durante un’intervista ad una testata locale, ovvero che le perdite sono un problema, come peraltro è ovvio immaginare. D’altronde, altrimenti, per quale motivo è nata Iblea Acque, se non per intervenire rapidamente proprio sulle perdite della rete idrica?
A ciò si aggiungono le altre giustificazioni di Cassì, che presto approfondiremo in maniera speficica e che qui ci limitiamo a riportare, sintetizzandole.
“La crisi riguarda principalmente le zone della città più nuove, servite dal Serbatoio Bruscè. Al momento il massimo sforzo è indirizzato al servizio autobotte, ovvero portare l’acqua ai cittadini. La realizzazione di dissalatori richiede tempo e risorse, Iblea Acque sta trovando nuovi pozzi, etc…etc…”.
Il Sindaco, però, non risponde alla domanda delle domande. Tutti sapevano della siccità incombente, perchè non si è programmato nulla? Bella domanda.
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