“Ora che il Prg è stato approvato, possiamo tornare a parlarne senza essere tacciati di mancanza di correttezza per quanto concerne l’aspetto della compatibilità. Sin dall’inizio, infatti, io stesso ho dichiarato di essere incompatibile e quindi, nel rispetto del mio ruolo di consigliere, mi sono astenuto dal partecipare alle varie sedute del Consiglio che hanno trattato lo strumento urbanistico, pur avendo fornito il mio contributo in commissione per poterlo migliorare e, soprattutto, rispetto alla prima stesura, ridurre il consumo di suolo, come poi in effetti è stato. Certo, resta da comprendere perché, rispetto agli interrogativi sollevati in ordine alla compatibilità o meno di alcuni consiglieri comunali sui quali gravava un certo dubbio in proposito, nessuna risposta sia arrivata dagli organismi del Comune a cui ci eravamo rivolti per ottenere chiarezza. D’altro canto, se il Prg si fosse votato con qualche giorno di ritardo, nulla sarebbe accaduto, ma avrebbe messo il civico consesso nella condizione di potere operare in piena trasparenza”.
E’ quanto afferma il consigliere comunale Sergio Firrincieli che torna a parlare di Prg e che chiarisce, prima a se stesso e poi agli altri, come “il ruolo di consigliere comunale impone a quest’ultimo di perseguire la legalità con la sua attività di ispezione e di controllo. Un consigliere deve agire, come diciamo sempre, con onore e disciplina e se ci sono delle potenziali problematiche che potrebbero inficiare tutto il lavoro svolto – aggiunge – deve farlo sapere alla città e all’Aula. Ora, comunque, sta emergendo un altro potenziale problema.
E cioè il fatto che il Comune di Ragusa possa essere esposto a eventuali contenziosi promossi da chi oggi ha visto tradite le aspettative promesse nella versione originale del Prg, quella presentata alla città, alle associazioni di categoria e agli ordini professionali nel novembre 2022. Sappiamo che sono numerosi gli emendamenti che hanno declassato decine di migliaia di m² di terreni da edificabile ad agricolo o similia, una circostanza che, ci risulta, stia agitando gli animi di alcuni cittadini i quali, alla luce di queste potenziali anomalie, potrebbero intravvedere varchi per adire le vie legali e inficiare tutto il lavoro svolto. Tutto ciò, circostanza che più ci preme, lederebbe gravemente la reputazione del nostro consiglio comunale e dei suoi componenti.
Stiamo parlando del fatto che eventuali reticenze hanno potuto esporci a mandare all’aria tutto il lavoro svolto. Avremmo gradito che la comunicazione da noi inviata a mezzo pec fosse stata letta ai colleghi consiglieri a inizio della seduta cosicché sapessero che avevamo comunicato al segretario generale le nostre perplessità e che avevamo chiesto di trasmettere agli enti locali quelle perplessità. Ci aspettavamo dei chiarimenti che, purtroppo, ancora oggi nessuno sembra in grado di darci”.
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