La città di Comiso ha riabbracciato con il cuore Maria Santissima Addolorata. Dimostrando che la devozione e l’affetto non conoscono confini.
E’ accaduto anche ieri pomeriggio quando queste peculiarità distintive sono tornate a manifestarsi nel contesto di un rito di grande valenza e suggestione per l’intera comunità di Comiso.
Dopo la solenne celebrazione eucaristica, il fercolo che ospita il settecentesco simulacro della Madonna, messo in rilievo dal magnifico baldacchino dorato, si è mosso lungo la navata centrale della chiesa Madre sino all’uscita sul sagrato salutata da grida di giubilo ed effetti speciali.
Da qui il baldacchino è andato avanti lungo il proprio percorso, tra due ali di folla, sostenuto dai portatori che hanno espresso la propria devozione gridando a ripetizione “Viva Maria Addolorata”.
Il simulacro ha poi raggiunto piazza Fonte Diana, stracolma di fedeli, dove il coro di voci bianche ha cantato l’inno composto da monsignor Francesco Rimmaudo e musicato dal maestro Alfio Pulvirenti nel 1910, lo stesso inno che esalta l’accorato “Salve alla Madre” di tutti i devoti presenti.
Gli studenti della scuola primaria, posizionati sul palco, hanno poi salutato il simulacro dell’Addolorata con un lancio di palloncini bianchi e azzurri a cui è seguito il tradizionale sventolio dei fazzoletti bianchi. Subito dopo, lo scoppio di una pioggia di quadratini di carta colorati, che sono calati come una pioggia sui fedeli in attesa, ha dato inizio alla lunga processione che ha interessato le vie principali della città.
L’arciprete parroco don Innocenzo Mascali, il vicepresidente del comitato dei festeggiamenti Vincenzo Bombace, il segretario Antonio Sidoti e il tesoriere Franco Chiarandà, unitamente ai rappresentanti della Giunta municipale, in testa il sindaco Maria Rita Schembari, assieme alle autorità religiose, civili e militari, hanno preceduto il passaggio del fercolo che è stato salutato con estremo fervore dagli stessi cittadini che hanno così rinnovato il proprio patto di devozione nei confronti dell’Addolorata.
I fiori innumerevoli che sono piovuti da tutti i balconi, l’agitare dei bianchi fazzoletti dei bambini dell’Inno, lo scampanio, il tuonare delle bombe, assieme all’esecuzione della storica marcia delle bande musicali e ai “Viva Maria Addolorata” entusiastici con cui è stato accolto il bel simulacro, soprattutto nel suo primo apparire, tra i fedeli in piazza, hanno avuto una evidenza straordinaria, fornendo a chi assiste una sensazione di grande entusiasmo. In via Giovanni Pascoli, angolo via Carlo Alberto dalla Chiesa, la processione è stata accolta, in serata, da un grandioso spettacolo pirotecnico della ditta Pirolandia di Giuseppe La Rosa. Subito dopo il rientro del simulacro in chiesa Madre, la Vergine è stata accolta dal canto delle voci bianche, quindi i bambini dell’Inno accompagnati dal coro parrocchiale.
Oggi, intanto, prenderà il via l’Ottavario della festa. Alle 18,30 la recita del Rosario e la coroncina del mese di maggio. Alle 19 la celebrazione eucaristica presieduta dal sacerdote Salvatore Conti, parroco della parrocchia Sacro Cuore di Gesù. Alle 21, in piazza Fonte Diana, la compagnia teatrale “Gli amici del teatro” di Chiaramonte Gulfi porterà in scena la commedia brillante “U ruppu ra cravatta”.
Domani, martedì 14, alle 18,30 la recita del Rosario e la coroncina del mese di maggio. Alle 19 la celebrazione eucaristica presieduta dal sacerdote Enzo Barrano, parroco della parrocchia Sant’Antonino di Padova. Mercoledì, alle 19 la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal sacerdote fra’ Daniel Felix Moraru, guardiano e rettore del santuario dell’Immacolata. Giovedì alle 19, invece, sarà la volta della celebrazione eucaristica presieduta dal sacerdote Fabio Stracquadaini, parroco della parrocchia Maria Santissima delle Grazie mentre venerdì toccherà, sempre allo stesso orario delle 19, al sacerdote Gino Ravalli, parroco della parrocchia Santi Apostoli, officiare la celebrazione eucaristica.
Alle 20,30, poi, ci sarà lo spettacolo di Carlo Tedeschi “I mille Sì di Maria” promosso dall’Azione cattolica parrocchiale e interpretato dalla compagnia teatrale siciliana Rdl – Ragazzi del lago.
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