Il 1° maggio all’insegna della precarietà nell’occupazione e sui morti nei luoghi di lavoro. Al centro la lotta per i diritti e quelli per tutelare la salute pubblica. Questo il tenore della nota inviata dal Segretario Provinciale Cgil, Peppe Scifo, in vista della Festa dei Lavoratori.
“Quest’anno il primo maggio per la Cgil è un appuntamento che si caratterizza principalmente per la lotta contro il lavoro precario e le morti sul lavoro. Per questo la Cgil il 25 aprile ha avviato la raccolta firme per presentare 4 referendum abrogativi di leggi che hanno precarizzato il lavoro a partire dal Jobs Act. Un referendum che ha l’obiettivo di cambiare le leggi sbagliate che nell’ultimo decennio hanno destrutturato il sistema normativo delle tutele come l’art. 18. L’obiettivo di questo referendum è quello di mettere al centro del dibattito politico il lavoro che ormai da tempo sconta lo svuotamento del valore sociale.
La Cgil impegnata in una mobilitazione a 360 gradi per rimettere al centro dell’agenda politica i temi del lavoro con particolare attenzione alle nuove generazioni per i quali l’occupazione manca oppure è precaria. Ma c’è anche la questione di genere con le disparità ancora oggi esistenti e che rendono il lavoro delle donne ancora più precario e con meno diritti.
Il primo maggio deve quindi significare un momento per richiamare tutte e tutti alla lotta per i diritti, per la dignità di chi lavora, ma anche per rimettere al centro vertenze sociali come la riconquista del diritto alla salute attraverso il rilancio della sanità pubblica per invertire la tendenza che ha visto in questi anni la privatizzazione del sistema sanitario”.
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