“La domanda è: ma chi sono quelli dell’associazione politico-culturale Direzione Ragusa? E, ancora: come possono arrogarsi il diritto di organizzare una passeggiata guidata, così la definiscono, in una zona di cantiere? E come può il direttore dei lavori del cantiere in questione assumersi la responsabilità di ospitare un numero indefinito di cittadini, visto che l’invito è stato rivolto a tutti, ciascuno dei quali dovrebbe essere dotato di dispositivo di protezione individuale?”.
E’ quanto afferma il consigliere comunale del movimento Cinque Stelle Ragusa, Sergio Firrincieli, a proposito dell’iniziativa promossa per venerdì pomeriggio all’interno della vallata Santa Domenica dove ci sono tuttora lavori in corso.
“Capisco l’isteria dell’amministrazione comunale che vuole a tutti i costi dimostrare di essere nel giusto con l’operazione della vallata, cercando di mettere a tacere chi critica – continua Firrincieli – Ma, ripeto, a che titolo Direzione Ragusa sta promuovendo una “escursione” di questo tipo?
Potrei capire se l’amministrazione comunale, assumendosi tutte le responsabilità del caso, si fosse mossa per organizzare il sopralluogo di pochi stakeholders interessati alla vallata, per capire come stiano le cose. Allora, il movimento Cinque Stelle, o qualsiasi altra forza politica presente in aula, avrebbe titolo per effettuare sopralluoghi in qualsiasi cantiere di opera pubblica attualmente in corso d’opera.
Ci sembra, insomma, un tentativo di imbonire la cittadinanza rispetto alle critiche che, a questo punto, ci chiediamo se siano fondate o meno.
E’ un modo per manipolare l’opinione pubblica mettendo a disposizione il cantiere? Esorto, dunque, l’amministrazione comunale – conclude l’esponente pentastellato – a negare l’accesso a chi non è autorizzato e il direttore dei lavori del cantiere in questione ad assumere provvedimenti in tal senso. Altrimenti, passa l’idea che tutto è possibile, che tutto è ammissibile. E non è così.
Se le regole ci sono è perché debbono essere rispettate. Naturalmente, abbiamo già informato gli organi competenti che sono chiamati a valutare la regolarità o meno dell’iter in questione rispetto all’accesso in cantiere di un’opera pubblica che tutti sappiamo essere tuttora in fase di esecuzione”.
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