“Occorre stigmatizzare l’operato di Iblea Acque Spa che è riuscito nel non facile obiettivo di non avere ottenuto neppure un euro di finanziamenti per quanto riguarda il Pnrr posto che il governo Draghi aveva stanziato delle risorse ingenti per il rifacimento della rete idrica, soprattutto nelle regioni meridionali, dove la situazione, da questo punto di vista, è più problematica”.
E’ quanto rileva Salvo Liuzzo, componente del coordinamento regionale di Italia Viva, che da residente in provincia di Ragusa sta leggendo, da qualche giorno, gli appelli dei vari Comuni iblei a consumare meno acqua e a tenere atteggiamenti il più possibile parsimoniosi per evitare sprechi.
“Naturalmente – continua Liuzzo – in linea di principio non posso che essere d’accordo perché non bisogna mai sprecare risorse idriche. E, però, tutto questo mi sembra una grande contraddizione.
E lo dico in quanto non posso fare a meno di rilevare che se oggi abbiamo problemi di penuria idrica una buona percentuale di motivazioni è da attribuire al clima che sta cambiando ma, allo stesso tempo, non possiamo non pensare che se avessimo avuto una rete più funzionale, dove magari le perdite non siano nell’ordine del 40-50% delle risorse idriche che si disperdono nel sottosuolo, oggi, di certo, sarebbe stato meglio.
Quindi, è necessaria una approfondita riflessione anche politica sulla materia per evitare che tutto possa essere liquidato così come se nulla fosse. Ci sono responsabilità ben precise da ascrivere a chi non ha saputo gestire bene questa grande occasione dei fondi Pnrr, a partire dai sindaci, soci delle varie partecipate, quali quelli della provincia di Ragusa, che non hanno mai preso una posizione chiara di rimprovero rispetto alle scadenti performance di Iblea Acque Spa”.
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