Si è tenuto lunedì il Consiglio Direttivo di Confagricoltura Sicilia.
Tanti i temi all’ordine del giorno, tra cui la crisi che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura siciliana soprattutto a causa della siccità. Su questo tema si è sviluppato un dibattito corposo e partecipato da cui sono emerse delle proposte concrete che Confagricoltura Sicilia porterà nei tavoli istituzionali sulla crisi idrica:
– completamento delle dighe mai messe in funzione;
– collaudo di tutte le dighe la cui mancanza causa spesso lo sversamento di acqua oltre un certo livello;
– incameramento delle acque evitando sprechi non sostenibili in considerazione della crisi idrica in corso;
– autorizzazione in deroga alle aziende agricole per la ricerca di risorse idriche tramite perforazioni da utilizzare tramite pozzi per uso irriguo, superando le lungaggini e i cavilli procedurali e burocratici;
– intervento immediato della Protezione Civile per portare foraggio e acqua alle aziende zootecniche,
– riduzione straordinaria del numero di vacche, allineandosi alla capacità di foraggiamento disponibile e preservando la salute e il benessere degli animali, abbattendo quei capi che, a causa dello stress idrico, sono affetti da malattie e problemi di produzione;
– nuovo bando sui laghi per permetterebbe alle aziende di invasare acqua;
– interventi di riqualificazione delle condutture delle dighe per uso irriguo che attualmente sprecano una quantità inaccettabile di acqua (il 50-60% circa);
– ristori economici ad hoc per sostenere il reddito delle aziende agricole e zootecniche maggiormente colpite dagli effetti devastanti della siccità (in particolare seminativi, allevamenti, coltivazioni vitivinicole e ortofrutticole);
– sospensione dei provvedimenti AGEA e INPS che bloccano l’erogazione dei contributi PAC alle aziende che non sono in regola con i versamenti previdenziali, garantendo in questa fase le spettanze agli imprenditori agricoli e posticipando i versamenti previdenziali;
– riutilizzo delle acque reflue in agricoltura, in linea con le strategie europee e nazionali, aumentando la disponibilità di acqua per l’irrigazione e riducendo la pressione sulle risorse idriche tradizionali;
– riattivazione dei dissalatori esistenti e creazione di nuovi per produrre acqua sia ad uso agricolo che civile.
Il Vice Presidente Gambuzza e il D.G. Barrile hanno assunto l’impegno a seguire con attenzione l’iter per la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale per la crisi idrica richiesto al Governo nazionale dalla Giunta Regionale Siciliana.
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