“Non si può che continuare a essere costernati e addolorati dinanzi a tanti morti e a tanta distruzione, ma come cristiani dobbiamo essere fiduciosi e speranzosi: Gesù Cristo è morto sì, ma è risorto. Lui è il Signore di tutto e di tutti ed è il principe della pace.
Ci stringeremo con più ardore a Lui che ha in mano tutto, anche i cuori dei cosiddetti potenti del mondo.
Ci impegneremo a vivere, già nel nostro piccolo, una vita da cristiani autentici per superare con amore le piccole e grandi guerre che ogni giorno dobbiamo affrontare”. Così il parroco del duomo di San Giorgio a Ragusa, il sacerdote Pietro Floridia, durante la benedizione delle palme e dei ramoscelli d’ulivo e prima della processione verso la chiesa Madre che, ieri mattina, ha fatto registrare una presenza straordinaria di fedeli.
La cerimonia ha dato ufficialmente il via ai riti della Settimana santa nella città antica. Padre Floridia, con il piviale cerimoniale, ha poi voluto mettere in rilievo che “l’evento gioioso iniziale di questi riti è rappresentato dalla domenica delle Palme che ci introduce alla Passione ma che, allo stesso tempo, ci proietta verso la Resurrezione”.
Oggi, alle 16,30, in chiesa Madre, la solenne esposizione del Santissimo Sacramento, alle 18,15 le sante messe a San Giorgio e a San Giacomo apostolo. Alle 18,45, dalla chiesa di San Giacomo apostolo la processione del Cristo all’orto degli ulivi, alle 19 a San Giorgio il fervorino eucaristico arciconfraternita San Giacomo apostolo, alle 20 dalla chiesa di Santa Lucia la processione della Pietà e alle 20,30 nella chiesa madre di San Giorgio il fervorino eucaristico confraternita “Buona morte”.
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