“Il nostro territorio ha pagato un prezzo altissimo negli ultimi sei anni. Ci sono 46 famiglie che piangono i loro cari morti sul lavoro. Bisogna fermare questa scia di sangue e per questo servono una serie di normative che assicurino la sicurezza nei luoghi di lavoro”.
La UST Cisl lo ha ribadito durante il presidio organizzato in piazza Matteotti proprio davanti alla Prefettura. Presenti tutte le federazioni perché il tema sicurezza è sentito da ogni singolo lavoratore.
“Fermiamo la scia di sangue è lo slogan della giornata – ha ricordato Vera Carasi, segretaria generale della Cisl di Ragusa Siracusa – Quando parliamo di sicurezza lo facciamo vivendo quotidianamente i luoghi di lavoro. Basta scorrere i dati Inail dal 2018 allo scorso dicembre per vedere che nella nostra provincia ci sono state oltre 16 mila denunce per infortuni.
Sono numeri impietosi che comprendono naturalmente anche piccoli incidenti – ha sottolineato la Carasi – ma sono la cartina di tornasole di qualcosa che non va. In Prefettura abbiamo consegnato il documento che, in dieci punti, riassume gli interventi necessari. È necessario un patto sociale tra aziende, istituzioni e parti sociali per contrastare questo tragico fenomeno. Sono già partite le assemblee nei luoghi di lavoro e altre iniziative metteremo in campo”.
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