A più di un mese dal presidio dei lavoratori dell’Ast davanti alla Presidenza della Regione e del contestuale incontro con l’assessore alle Infrastrutture e mobilità Alessandro Aricò ed alla successiva riunione del 13 febbraio in sede all’assessorato all’Economia con l’assessore Marco Falcone, erano state tracciate e condivise linee di interventi mirati a mettere in sicurezza l’azienda, i livelli occupazionali e l’operatività del servizio da rendere ai cittadini.
Le problematiche evidenziate, per una legge di stabilità 2024-2026 e di un Collegato nei quali il trasporto pubblico siciliano e quindi l’Ast non hanno registrato alcuna allocazione, ancora oggi, nonostante gli incontri avuti, non hanno registrato alcuni nuovi elementi che devono necessariamente passare dall’approvazione dei bilanci 2021/2022 e da un nuovo piano industriale come atti essenziali e propedeutici per la trasformazione in “house providing” dell’Azienda.
Le preoccupazioni incalzanti dei lavoratori, che stigmatizzano con fermezza i continui rinvii decisionali delle istituzioni regionali, alimentano incertezze e paventano insicurezze anche sul rilancio, più volte manifestato, dell’Azienda siciliana trasporti.
È in ragione di queste palesi apprensioni che i segretari regionali Filt-Cgil Alessandro Grasso, Fit-Cisl Dionisio Giordano, la commissaria straordinaria della Uiltrasporti Sicilia Katia Di Cristina e il segretario Ugl-Autoferro Giuseppe Scannella evidenziano che in data 26 febbraio, è stata inviata un’ulteriore nota a tutti gli attori istituzionali e all’Azienda stessa, “al fine di dare immediate ed urgenti risposte anche con l’attivazione di un tavolo congiunto idoneo a traguardare gli interventi auspicati”.
Aggiungono, inoltre, i segretari che “il perdurare di questo silenzio assordante in una fase di criticità e incertezza non esclude la palese mobilitazione di tutto il personale Ast, attraverso iniziative che vanno dai sit-in locali ad uno sciopero sull’intero territorio siciliano”.
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