“Sono inaccettabili i pesanti ritardi subiti dalle centinaia di lavoratori Pnrr e Agenda Sud della scuola che da mesi non percepiscono gli stipendi. Per questo abbiamo deciso di mettere i nostri uffici a disposizione di chi volesse intraprendere un’azione legale, attraverso il ricorso al decreto ingiuntivo”. Lo dice Adriano Rizza, segretario generale della Flc Cgil Sicilia.
“Più volte siamo intervenuti a livello nazionale – aggiunge – segnalando al Ministero la situazione diventata oramai drammatica e insostenibile, derivante dal ritardato pagamento degli stipendi ai supplenti temporanei, docenti, educatori e ata. È evidente che accanto a possibili problemi tecnici, non esiste la volontà politica di risolvere questa criticità”.
Del resto, proprio lo scorso 18 gennaio, il sindacato dei lavoratori della conoscenza aveva rappresentato queste e altre criticità del comparto, al Capo di Gabinetto dell’Ufficio del Ministro competente.
La sollecitazione al ministro di integrare i fondi per le proroghe fino al 30 giugno, la richiesta di continuità delle attività di supporto al Pnrr erano state ascoltate dai vertici ministeriali, i quali avevano concordato, secondo quanto riportato all’esito dell’incontro di metà gennaio, sulla necessità di interventi aggiuntivi. Ora, la nuova escalation da parte del Sindacato per sbloccare, se possibile, una situazione ormai cronica.
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