La Servizi per Modica srl è una società partecipata al 100% dal Comune di Modica. Costituita nel 2006, avrebbe dovuto occuparsi dei servizi idrici, della manutenzione e di altri lavori, tra cui la custodia di locali pubblici. Se fosse stata amministrata con senso di responsabilità, avendo chiari gli obiettivi da raggiungere, avrebbe apportato enormi benefici alla Città. Lo afferma il Partito Democratico di Modica e precisamente il segretario Salvatore Poidomani e il Consigliere Comunale Giovanni Spadaro che ha già presentato apposita interrogazione.
Invece, negli ultimi 10 anni è stata gestita in maniera dissennata e opportunistica, per usare degli eufemismi. Non basterebbe lo spazio di questo comunicato per raccontare gli abusi e gli illeciti commessi nella gestione di questa società. I responsabili? L’amministratore e il sindaco uscente. Il tutto a danno della città e dei lavoratori dipendenti.
Ora la società è decotta. I debiti accumulati ammontano a diversi milioni di euro (malelingue parlano di circa 9 milioni, 18 miliardi di lire), il conto corrente è continuamente sotto stress per i pignoramenti dei creditori e i dipendenti devono percepire 5 mensilità di stipendio arretrato.
Una situazione insostenibile. Eppure, nessuno interviene. Da Palazzo San Domenico non trapela nulla. Negli ultimi giorni 31 lavoratori sono transitati nella Iblea Acque. Ma non si conosce il destino di tutti gli altri, circa 50 dipendenti.
È evidente che questo stato di cose non può continuare.
Il Pd di Modica (il cui consigliere Spadaro ha già presentato un’interrogazione) ritiene che sia giunto il momento che la nuova Amministrazione informi la città sullo stato di salute della partecipata. È ora che la Sindaca dica a quanto ammonta il debito, se l’approccio nella gestione sarà lo stesso della precedente Amministrazione e se esiste un progetto per salvaguardare il lavoro.
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