L’inflazione all’8,9% determina una stangata per gli italiani, considerata la totalità dei consumi di una famiglia “tipo”, pari a + 2.734 euro annui, conto che sale a +3.551 euro per una famiglia con due figli. Lo afferma il Codacons, commentando i dati definitivi sull’inflazione diffusi oggi dall’Istat.
Il prof. Francesco Tanasi docente dell’Università San Raffaele Roma e Segretario Nazionale Codacons spiega che “Siamo di fronte ad uno tsunami economico senza precedenti, e la crescita dei prezzi al dettaglio è destinata purtroppo ad aggravarsi nelle prossime settimane. I rialzi di benzina e gasolio, i cui listini alla pompa sono tornati a salire negli ultimi giorni, assieme ai maxi-aumenti del +59% delle bollette elettriche scattati a ottobre e ai nuovi incrementi del gas alle porte, avranno effetti diretti sui prezzi al dettaglio, portando a nuovi rincari a danno dei consumatori”.
Devastanti i dati sugli alimentari, i cui listini salgono a settembre dell’11,7% – analizza il Codacons – Tradotto in cifre, equivale ad una maggiore spesa solo per il cibo pari a +652 euro annui per la famiglia tipo, +876 euro per un nucleo con due figli.
Infine per il prof. Tanasi “Il nuovo Governo deve correre ai ripari disponendo subito il taglio dell’Iva sugli alimentari e sui generi di prima necessità, in modo da alleggerire la spesa delle famiglie e contenere gli effetti disastrosi dell’inflazione, e disporre un “condono” per i 5 milioni d italiani che, a causa della crisi in atto, non sono riusciti a pagare le bollette e rischiano di vedersi interrompere le forniture”.
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